Il Giardino dell' Erba Voglio
   CITISO TRIFLORO
e CITISO PELOSO
NOME SCIENTIFICO: Cytisus villosus Pourr.
NOMI DIALETTALI: C. scoparius denominato Baxapraeve (Chiavari), Scannabecco (Genova), Ciantagalletti (Savona), Sgurigni (Masone)
FAMIGLIA: PAPILIONACEAECITISO_TRIFOLORO2.jpg (57696 byte)
 
CARATTERISTICHE: i Citisi rappresentano il genere piu' numeroso di quel gruppo di leguminose che popolarmente sono chiamate Ginestre. Nei giardini sono coltivati in innumerevoli varieta', alcune molto belle e adatte alle piu' svariate situazioni.
SPECIE SIMILI: molto simile al C. monspessulanus, con il quale spesso vive associato. I caratteri distintivi sono: la corteccia verde-olivacea dei fusti legnosi, i giovani rami biancastri e pelosi, le foglie trifogliate con quella centrale maggiore delle altre, il fiore piu' grande.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: il genere Cytisus pianta ospite dei bruchi di una farfalla: la Glaucopsyche alexis.
DISTRIBUZIONE: Europa meridionale e Nord Africa.
HABITAT: boschi, cespugli, macchie. Predilige i terreni acidi. Fino a 1000 metri sul livello del mare.
CURIOSITA’: Cytisus un battesimo sulla cui origine gli storici nutrono seri dubbi perche' fu attribuito da Plinio a queste piante con la giustificazione che la prima specie di Ginestra sarebbe stata scoperta nell’isola di Cithus, una delle Cicladi. Alcuni racconti popolari attribuiscono a queste piante spiacevoli ed ingiusti significati, come accade in una leggenda siciliana dove si sostiene che Gesu' fu individuato dai soldati nell’orto dei Getzemani, perche' tradito dal fruscio di una ginestra. Secondo il racconto Gesu' si sarebbe adirato a tal punto da esclamare rivolgendosi all' incolpevole arbusto: Possa tu fare altrettanto chiasso quando verrai bruciata! Ed infatti la "Ginestra dei carbonai" (Cytisus scoparius) scoppietta rumorosamente non solo quando viene bruciata, ma anche quando, durante l’autunno, i suoi legumi si aprono di scatto e scagliano i semi all’intorno. E' voce popolare che le streghe si servissero dei rami della Ginestre per costruire le scope usate per le spericolate evoluzioni notturne durante i Sabba. Per questo motivo in molti paesi europei si conferisce loro il significato di fiori della morte.
ORIGINE: esemplare introdotto dallo stato selvatico (Val Borbera). Nel giardino e' presente un esemplare di un'altra specie di C., anch'esso introdotto dalla Val Borbera: il Citiso peloso (Chamaecytisus hirsutus).