Il Giardino dell' Erba Voglio

LAVANDA

"Salute lavanda.
Gli uomini ti hanno chiamato amezzir;
io ti chiamo caid vizir.
Chiedo che mio marito non mi batta,
non possa farmi niente di male"
(Canto tradizionale delle donne di Kabilia)
NOME SCIENTIFICO: Lavandula angustifolia Miller; L.dentata L.; L. officinalis Chaix
NOMI DIALETTALI E SINONIMI: Spigu, Cad, Steccad (Liguria), Isop, Serpul (Piemonte), Laanda (Lombardia), Lavandla (Emilia), Spigo, Lavandula, Spica di Francia (Toscana), Spighetto (Marche), Spiganardo (Abruzzo), Spicaddossa (Campania), Saponella (Calabria), Spicadozzu (Sicilia), Spicu, Ispigula (Sardegna), Spigo, Nardo
FAMIGLIA: LABIATAELAVANDA2.jpg (75711 byte)
 
CARATTERISTICHE: Si tratta di un arbusto basso sempreverde, molto profumato, fiori blu-violetto in spighe appariscenti. Al genere L. appartengono circa venticinque specie. In questa scheda parleremo delle tre specie presenti nel giardino: L. officinalis, L. angustifolia, L. dentata.
SPECIE SIMILI: Un’altra specie diffusa lungo le coste liguri e' la Lavandula stoechas, che si riconosce dal ciuffo di brattee sterili e violacee che sormonta la spiga fiorale.
DISTRIBUZIONE:
* L. officinalis: la specie piu' comunemente coltivata derivante da una specie spontanea in tutte le zone mediterranee;
* La L. angustifolia in Italia spontanea in larga parte delle zone aride del versante tirrenico e, in Piemonte, sulle Alpi Marittime e Cozie;
* L. dentata: coltivata in molti giardini della regione mediterranee (in particolare in Provenza), originaria dell’Africa, dell’Arabia e di parte della Spagna, si trova naturalizzata in molte localita' della Liguria, identificata     con il battesimo dialettale di "Spigu nardu".                 
HABITAT: macchia bassa e gariga, fino al piano montano.
USO ALIMENTARE: seppure non molto conosciuto � un curioso uso alimentare: la gelatina di lavanda ottima per accompagnare formaggi a media stagionatura e di rilevante interesse estetico per il coloro brillante e trasparente della gelatina stessa.
USO MEDICINALE: molteplici gli usi nella medicina popolare: come calmante in caso di emicranie, esaurimenti
e disturbi cardiaci di origine nervosa; come stimolante del flusso biliare come antispastico e digestivo. L’olio essenziale veniva usato per frizioni cutanee stimolanti e in bagni in caso di malattie reumatiche. Ampiamente utilizzata, preferibilmente le specie ibridate, sia per la produzione dell’essenza sia nell’industria dei profumi e nella cosmesi.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: molto visitata dalle api che dal nettare dei loro fiori produce un ricercatissimo miele di color giallo-oro commerciato sotto il nome di "Miele della Liguria occidentale".
CURIOSITA’: la denominazione Lavandula deriva dall’intuibile uso che se ne faceva nell�igiene personale.                                Lavandula angustifolia
Nell’ emblematica floreale e' stato assegnato a questi fiori lo strano significato di sospetto o dubbio perche', secondo la tradizione, sotto i loro cespi fioriti nidificavano le vipere. Se ne deduce percio' che le Lavande sono accusate di nascondere, sotto la profumata e smagliante apparenza, un pericolo insidioso e mortale. La L. considerata l’essenza astrale del segno dell’Ariete: tenderebbe ad addolcirne il carattere impulsivo ed allontanare i pericoli derivati dagli irruenti contrasti. E’ utilizzata per profumare e preservare dalle tarme la biancheria negli armadi, confezionando, nel giorno di S.Giovanni Battista, i tradizionali mazzetti o Ruchette (Liguria). Le Ruchette si preparano ripiegando piu' volte gli steli in modo da racchiudere all’interno le spighe che, cosi' imprigionate libereranno a poco a poco le essenze odorose. Dalla L. si estrae anche un diluente per colori ad olio.
ORIGINE: gli esemplari di L. officinalis e di L. dentata sono stato acquistati; l’esemplare di L. angustifolia stato trapiantato dallo stato selvatico (Poggio grande di Albenga)
 
 
 
                                                                                                          
 
 
 
 
 
 
 
 
  Lavandula dentata