Il Giardino dell' Erba Voglio

Cardo

Raymond Queneau
Quand'anche fossi sul banco del macellaio
Esposto squartato come un povero bue
Quand'anche la mia testa dalle narici fiorite
Di un occhio azzurro attendesse l'aglio e l'alloro
Quand'anche il mio ventre dalle trippe pendenti
Alla curiosit si aprisse sanguinolento
Quand'anche il mio cuore su un piatto guarnito
Si unisse al mio cervello al fegato e ai rognoni
Nessuno saprebbe trovare tra le mie costolette
Tra i miei visceri e le mie budella
Il cardo che fiorisce seminato dalla conquista
Che niente sradischera'
Il cardo vivace che pianta le sue radici
Nei suoli secchi piu' scoraggianti
Il cardo senza pieta' che sfrega le sue spine
Sui rudi dolori paralleli al tempo.
("Il cardo", da: "L'istante fatale", trad. di F. De Poli)