Il Giardino dell' Erba Voglio

Inni all' Estate

            Carlo Betocchi
            E cresce, anche per noi
            l'estate
            vanitosa, coi nostri
            verdissimi peccati;

            ecco l'ospite secco
            del vento,
            che fa battibecco
            tra le foglie della magnolia;

            e suona la sua
            serena
            melodia, sulla prua
            d'ogni foglia, e va via

            e la foglia non stacca,
            e lascia
            l'albero verde, ma spacca
            il cuore dell'aria.
                                ("D'estate")
       
       Vincenzo Cardarelli
        Distesa estate,
        stagione dei densi climi
        dei grandi mattini
        dell'albe senza rumore -
        ci si risveglia come in un acquario -
        dei giorni identici, astrali,
        stagione la meno dolente
        d'oscuramenti e di crisi,
        felicita' degli spazi,
        nessuna promessa terrena
        puo' dare pace al mio cuore
        quanto la certezza di sole
        che dal tuo cielo trabocca,
        stagione estrema, che cadi
        prostrata in riposi enormi,
        dai oro ai piu' vasti sogni,
        stagione che porti la luce
        a distendere il tempo
        di la' dai confini del giorno,
        e sembri mettere a volte
        nell'ordine che procede
        qualche cadenza dell'indugio eterno.
         E ora, in queste mattine
        cosi' stanche
        che ho smesso di chiedere e di sperare,
        e tutto il giardino per me,
        per il mio male sontuosamente,
        penso agli amici che mai piu' rivedro',
        alle cose care che sono state,
        alle amanti rifiutate,
        ai miei giorni di sole...
                          ("Estiva") 
 
      Antonio Machado
              E' una bella notte d'estate
        Tengono le alte case
        aperti i balconi
        del vecchio paese sulla vasta piazza
        Nell'ampio rettangolo deserto,
        panchine di pietra, evonimi ed acacie
        simmetrici disegnano
        le nere ombre sulla bianca arena.
        Allo zenit la luna, e sulla torre
        la sfera dell'orologio illuminata.
        Io in questo vecchio paese vo' passeggiando
        solo come un fantasma.
                            (Trad. di O. Macri')