Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Johann Wolfgang Goethe e le piante (o... animali)

           Giglio - Rosa  
	Tutto  annuncio di te!
	Appare il sole radioso,
	e tu dietro a lui,spero.

	Esci fuori in giardino
	e sei rosa fra le rose,
	e sei giglio fra i gigli.

	Quando nel ballo ti muovi
	si muovono le stelle,
	insieme e intorno a te.

	Notte!E cosi' sarebbe notte!
	Tu superi lo splendore
	soave e seducente della luna.

	Seducente e soave sei tu,
	e fiori,luna e stelle 
	a te s'inchinano,o sole!

	Sole,sii anche per me
	artefice di giorni radiosi!
	Questa  vita, eternita'.
				("Presenza")    
       Mignon
        Conosci tu la terra dove fiorisce il cedro
        e tra il fogliame arance d'oro splendono?
        Dal cielo azzurro un dolce vento spira;
        vi cresce alto l'alloro, umile il mirto.
        La conosci tu?
        Laggiu', laggiu'
        vorrei andare, amato mio, con te.
 
        Conosci tu la casa? Sta su colonne il tetto,
        e splendono la sala e l'ampie stanze.
        Vi sono statue bianche, mi domandano:
        -Che t'hanno fatto, povera creatura?-.
        La conosci tu?   
        Laggiu', laggiu'
        vorrei andare, mio signor con te.
 
        Conosci tu il monte, fra nubi il suo sentiero?
        Cerca la via il mulo nella nebbia;
        i draghi antichi vivono in caverne;
        piomba la rupe, e sopra essa il torrente.
        La conosci tu?
        Laggiu', laggiu',
        quella la nostra via. O padre, andiamo!
       (Wolfgang Goethe, da: "Wilheim Meister", trad. di Luigi Fiorentino)
Viola                                                                                                            In lingua originale
Una violetta stava sul prato
ignota e con il capo reclinato,
era una graziosa violetta.
Veniva una pastorella
il passo lieve, l'anima serena,
per la sua strada
giu' per il prato, cantando.

Ah, pensa la violetta, vorrei tanto
essere il fiore piu' bello del creato.
ah, solo per un istante,
fino a che mi ha colto il mio amore
e mi ha stretto languida sul cuore!
Ah, soltanto, soltanto
per un breve quarto d'ora!

Ahime', ahime', venne la giovinetta
e non si diede cura della violetta,
anzi calpesta l'infelice.
Era lieta anche se cadeva e moriva:
se muoio, muoio tuttavia,
per causa sua, per causa sua,
qui ai suoi piedi almeno.
("La violetta", da: "Ballate")