La poesia
di Sandro Penna e le piante
- Autunno
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Il vento ti ha lasciata un'eco
chiara,
- nei sensi, delle cose ch'ai vedute
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-confuse- il giorno. All'apparir del sonno
- difenderti non sai: un crisantemo,
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un lago tremulo e una esigua fila
- d'alberi giallloverdi sotto il
sole.
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("Autunno", da "Poesie
1938-1955")
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Pino
- I pini solitari
lungo il mare
- desolato non sanno del mio
amore.
- Li sveglia il vento, la
pioggia
- dolce li bacia, il tuono
- lontano li addormenta.
- Ma i pini solitari non
sapranno
- mai del mio amore, mai della
mia gioia.
-
-
Amore della terra, colma gioia
-
incompresa. Oh dove porti
-
lontano! Un giorno
-
i pini solitari non vedranno
-
- la pioggia li lecca, il sole li addormenta-
-
coll' amore danzare la mia morte.
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("I pini solitari lungo il mare"
,da "Poesie 1938-1955")
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Primavera
- I tuoi occhi infernali
-
non mi guardano piu'.
-
Sento nascere ali
-
in me. Gia' guardo in su.
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-
Solcano verdi prati
-
leggeri treni neri
-
e scordano, beati,
-
le stazioni di ieri.
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Ove -ferme le ore
-
su attoniti quadranti-
-
ritorna un vago amore
-
alle cose vaganti.
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-
Partire ancora lieve
-
se ti lasci alle spalle
-
-dimentico- la neve
-
che scende al fondo valle.
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("Fantasia per un inizio di primavera",
da: "Poesie 1927-1938")
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