La poesia
di Antonia Pozzi e le piante (o... animali)
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Periferia in aprile
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Intorno aiole
- dove ragazzo t'affannavi al calcio:
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ed ora fra cocci
- s'apron fiori terrosi al secco fiato
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dei muri a primavera.
- Ma nella voce e nello sguardo
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hai acqua,
- tu profonda frescura, radicata
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oltre le zolle e le stagioni, in quella
- che ancor resta alle cime
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umida neve:
- cosi' correndo in ogni vena
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e dici
- ancora quella strada remotissima
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ed il vento
- leggero sopra enormi
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baratri azzurri.
- (24 aprile 1937)
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