Il Giardino dell' Erba Voglio

Usignolo

        
Agostino Barletta 
   Imprendibile melodia
nella notte quieta,
orfana di malinconia 
questa ode  lieta.
   Sgorga dal campo
spargendo buon umore,
in cielo con un lampo
dona alle stelle colore.
   Carico d' ogni tormento
di mille notti in bianco,
mi desto redento
   da questo canto franco
che trafigge nel vento
la fine d' un sonno stanco. 
("Usignolo", Val Borbera, giugno 2012) 
 
   Vocalizzi usignolo,
in queste notti d' aprile,
ti eserciti con allegria,
vagheggiando
la sinfonia di acuti
della prossima estate.
   Invidio,
ascoltando  incantato,
il tuo sogno di futuro,
capace di rischiarare a giorno
un presente buio e tempestoso.
   E provo ad immaginare
il gorgheggiare,
acuto e ininterrotto
delle tue notti d' agosto
in cui ti scorderai di respirare.
   Vita di canto piena,
sentinella del nido,
prenderai servizio
al sorgere della luna
e potrai riposare
solo quando i primi raggi del sole
accarezzano la collina.
   Non conosci la noia
del sole cocente
e sai nutrire la tua prole
con l' acuto delle tue note
che animera' i loro sogni
per tutta l' estate.
("Usignolo d' aprile", Val Borbera, aprile 2018)
Jhon Keats
           Via, via, voglio volare con te,
        non portato da Bacco e dai suoi leopardi,
        ma sulle ali invisibili della poesia,
          pur se la mente ottusa indugia e dubita
        io sono gia' con te! E tenera la notte,
        e la luna regina forse sul trono,
        nel coro delle sue fate stellate,
        ma non c'e' luce qui, c' e'solo
        quella che con la brezza soffia dal cielo
        per vie buie e tortuose nel verde muschioso.
                                   (Da: "Ode a un usignolo", IV)