Il Giardino dell' Erba Voglio

SCRICCIOLO

NOME SCIENTIFICO: Troglodytes troglodytes (L.)
NOMI DIALETTALI: Barbaperu, Balesecche, Bogrssu, Bun, Castagnetta, Cici, Cincn da nive, Cinciaretta, Cinci, Crugun, Frcciu, Fricilase, Puciu, Redauxelli, Reatallu, Reatn, Resatn, Riatellu, Recec, Redoru, Rubbi, Ruatn, Scrizzo, Testa d'u, Tretr, Tritr, Vinti, (Liguria),  Reattino
FAMIGLIA: TROGLODITIDAE
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CARATTERISTICHE: lunghezza: 12 cm., peso: 8-13 g. di colore bruno fittamente barrato. Piccole dimensioni, volo diretto rasente il terreno, coda quasi perennemente sollevata lo rendono inconfondibile. Maschio e femmina indistinguibili. La voce, in cui alterna degli aspri "tik" a brontolanti "ciurr", si presenta come un forte chiacchericcio; il canto, che produce anche in pieno inverno, una sequenza di trilli veloci, prolungati, musicali e' talmente forte che si stenta a credere che possa essere prodotto da una creatura cosi' minuscola.  Si nutre soprattutto di insetti.

Costruisce il nido globulare mimetizzandolo in posizione protetta su muretti con rampicanti, scarpate ricoperte di vegetazione, cespugli molto folti, solitamente non oltre il metro di altezza da terra: utilizza foglie, felci e soprattutto muschio e lascia solo un piccolo foro di accesso.  Le uova sono 5-6 bianche, macchiettate di bruno-rossastro, lunghe 17 mm. La cova dura 2 settimane.
DISTRIBUZIONE: specie piuttosto comune e sedentaria o parzialmente migratrice in tutta l'Europa compresa la maggior parte della penisola scandinava.
HABITAT: boschi, siepi, giardini ed in genere aree con vegetazione fitta.
CURIOSITA’: il maschio, decisamente poligamo, prepara una prima struttura di nido verso la quale attira la femmina e, immediatamente dopo l'accoppiamento, abbandona questa "neo-famiglia" per approntare un nuovo nido e conquistare una nuova femmina: questo ciclo si ripete fino a 4 volte in una stagione. Naturalmente cova e allevamento dei nidiacei sono a esclusivo carico delle femmine.
OSSERVAZIONI: specie osservata per la prima volta in giardino nel corso dell'inverno 2003-2004: difficile sperare che si fermi a nidificare, seppure l'intensificarsi della vegetazione cespugliosa e dei rampicanti lungo le reti di confine potrebbero attirare in futuro questa specie anche nei periodi riproduttivi.