CALENDULA
NOME SCIENTIFICO: Calendula officinalis L.
NOMI DIALETTALI: Calendola, Fiorrancio, Fior dogni mese, Margheritona
FAMIGLIA: COMPOSITAE
- SPECIE SIMILI: C. arvensis che la specie selvatica campagnola comune nel sud
Europa che ha infiorescenze pi piccole e foglie sensibilmente pi appuntite.
- DISTRIBUZIONE:
coltivata ovunque in orti e giardini.
- HABITAT:
campi, vigneti, distese.
- FIORI:
molto usati come fiori da taglio poiche' durano molto in acqua.
Fiorisce per buona parte dellanno.
- USO MEDICINALE:
indicazioni della medicina popolare:
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* sotto forma di tintura regolarizza
il mestruo attenuando i dolori ed i disturbi collegati alle sue alterazioni.;
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* sotto forma di infusione
sudorifera ed utile per linfluenza, la bronchite e la polmonite allo stesso modo
dellinfuso di Boraggine;
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* nelluso esterno un ottimo
cicatrizzante e antisettico per: piaghe, scottature, geloni gravi, foruncoli e la maggior
parte delle alterazioni cutanee, di cui affretta notevolmente la cicatrizzazione. Gia' nel
1500 veniva consigliata lacqua distillata di Calendula contro linfiammazione
agli occhi.
- USO ALIMENTARE:
i fiori in boccio, macerati in aceto, danno un condimento gradevole utile
a chi ha perduto lappetito.
- CURIOSITA:
produce frutti di tre forme: -esterni: a forma di falcetto spinosi sul
lato esterno; -di mezzo: a forma di bacca, provvisti di margini membranosi, concavi
e rigonfi; -interni: a forma di anello ed estremamente grinzosi. Simbolizza i
dispiaceri e la leggenda la considera come il "fiore nato dal pianto". Il nome
scientifico del genere calendula deriva dal latino "calendae" =
primo giorno
del mese perche' fiorisce il primo giorno di ogni mese, cioe' tutto lanno.
ORIGINE:
esemplari trapiantati da altro sito (dintorni di Levanto).
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