- CISTO FEMMINA
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NOME SCIENTIFICO:
Cistus salviifolius
- SINONIMI O NOMI DIALETTALI:
Merxa
(Capo Mele),
Mexie (Quinto),
Maegi (Monte Armetta),
Sciattau (Cogorno),
Sciatri (Stella),
Rusn (Sarzana),
Elegge de gattu (Velva),
Roese
(S.Bernardo),
Cisto a foglie di salvia, Trentina,
Trentine, Scornabecco.
Il nome del
genere
Cistus deriva dal greco "kystis"
(=vescichetta) che descrive
la forma della capsula contenente il frutto che, aprendosi di scatto, fa
schizzare via i semi maturi.
- FAMIGLIA: CISTACEAE
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- CARATTERISTICHE:
si tratta di un genere che tende ad incrociare le diverse specie con
molta facilita'. Arbusto sempreverde che fiorisce tra aprile e giugno.
- SPECIE SIMILI: C. monspelliensis
che presenta delle foglie appiccicose, con tre nervi
longitudinali, con la pagina superiore scarsamente pelosa e con la pagina inferiore
fortemente coperta di peli stellati.
- DISTRIBUZIONE:
bacino del Mediterraneo, del Nordafrica e in Oriente.
- HABITAT:
garighe, macchie e boschi, in terreni prevalentemente acidi. Tipica pianta
"sociale" che cresce spesso in massa su vaste estensioni ed
e' tra le prime a
riconquistare i terreni distrutti dagli incendi.
- LEGNO:
i rami, facilmente combustibili, venivano utilizzati in fascine per
accendere i forni a legna in cui si cuoceva il pane.
- USO ALIMENTARE:
sono evitati anche dal bestiame a pascolo che non gradisce le loro
foglie.
- CURIOSITA:
Si tratta della prima specie di Cisto coltivata in Inghilterra, gia' a
partire dal 1548, a Sion House, residenza del duca di Somerset. Il
Cisto simbolizza la
leggerezza e lincostanza a causa della facilita' di ibridazione (Cfr. sopra): il
regalo di un mazzo di cisti rappresenterebbe unesplicita dichiarazione di sfiducia.
Le infiorescenze delle specie a fiore bianco come il C. salviaefolius presentano uno
strano comportamento: se si toccano i loto petali, si potrA' notare il movimento dei loro
numerosi stami.
- ORIGINE:
esemplari introdotti dallo stato selvatico (Pendici del Bracco).
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