Parco Urbano di Villa Rosazza
Sognammo
un giorno Luigia Pallavicini…
PINO MARITTIMO
NOME
SCIENTIFICO:
Pinus
pinaster
SINONIMI O NOMI DIALETTALI:
Pinastro
CARATTERISTICHE:
albero non longevo, con fusto dritto o talvolta curvato a sciabola, che può
raggiungere i 20-
SPECIE
SIMILI:
Pino d’ aleppo (Pinus halepensis),
Pino loricato (Pinus leucodermis),
Pino nero (Pinus nigra), Pino
silvestre (Pinus sylvestris), Pino
domestico (Pinus pinea).
DISTRIBUZIONE:
importante albero spontaneo delle coste europee del Mediterraneo occidentale e
dell’ Atlantico. In Italia il suo indigenato e’ dubbio per il versante adriatico,
dove per altro e’ stato largamente introdotto nei rimboschimenti.
HABITAT:
predilige i terreni silicei e per la sua notevole resistenza alla salsedine
assolve una funzione importante nella costituzione dei boschi litoranei. E’
anche largamente piantato in terreni poveri e acidi e sulle dune sabbiose nelle
regioni sud-occidentali.
LEGNO:
il
legno e’ tenero e ha caratteristiche tecnologiche e utilizzazioni del tutto
simili a quelle del Pino domestico. Produzione accessoria quella della resina.
CURIOSITA’:
da esso si ottiene la resina incidendo nel tronco solchi diagonali poco
profondi, entro i quali trasuda. Periodicamente si praticano nuove incisioni e
dopo 4-5 anni si lascia un periodo di riposo. Per l ‘ importanza delle sue
radici grosse di fissare rapidamente le sabbie degli arenili litoranei e per la
sua resistenza alla salsedine questo pino esplica un’ importante azione
colonizzatrice del litorale formando una fascia di protezione alla retrostante
pineta di pino domestico. Considerato per diverso tempo un specie di primo merito per le alberature stradali in
zone litoranee, ci si
e’
dovuti ricredere a causa dei gravi danni provocati al fondo in asfalto da parte
delle potenti radici superficiali.