Parco Urbano di Villa Rosazza

Sognammo un giorno Luigia Pallavicini…

PINO MARITTIMO

NOME SCIENTIFICO: Pinus pinaster

SINONIMI O NOMI DIALETTALI: Pinastro, assai frequentemente viene confuso con il Pino domestico (Pinus pinea). FAMIGLIA: PINACEAE

CARATTERISTICHE: albero non longevo, con fusto dritto o talvolta curvato a sciabola, che può raggiungere i 20-30 m d’ altezza e 1 m di diametro. La chioma, verde scuro, in gioventù e’ piramidale per evolversi con l’ andar degli anni in forme più o meno espanse. La corteccia, incisa da fessure profonde, si presenta all’ interno rosso-scura e all’ esterno bruno-violacea. Le foglie, acuminate e lunghe sino a 20 cm, sono di un verde più o meno lucente. I semi, racchiusi in pigne piramidali, sono piccoli, neri ed opachi con lunga ala.

SPECIE SIMILI: Pino d’ aleppo (Pinus halepensis), Pino loricato (Pinus leucodermis), Pino nero (Pinus nigra), Pino silvestre (Pinus sylvestris), Pino domestico (Pinus pinea).

DISTRIBUZIONE: importante albero spontaneo delle coste europee del Mediterraneo occidentale e dell’ Atlantico. In Italia il suo indigenato e’ dubbio per il versante adriatico, dove per altro e’ stato largamente introdotto nei rimboschimenti.

HABITAT: predilige i terreni silicei e per la sua notevole resistenza alla salsedine assolve una funzione importante nella costituzione dei boschi litoranei. E’ anche largamente piantato in terreni poveri e acidi e sulle dune sabbiose nelle regioni sud-occidentali.

LEGNO: il legno e’ tenero e ha caratteristiche tecnologiche e utilizzazioni del tutto simili a quelle del Pino domestico. Produzione accessoria quella della resina.

CURIOSITA’: da esso si ottiene la resina incidendo nel tronco solchi diagonali poco profondi, entro i quali trasuda. Periodicamente si praticano nuove incisioni e dopo 4-5 anni si lascia un periodo di riposo. Per l ‘ importanza delle sue radici grosse di fissare rapidamente le sabbie degli arenili litoranei e per la sua resistenza alla salsedine questo pino esplica un’ importante azione colonizzatrice del litorale formando una fascia di protezione alla retrostante pineta di pino domestico. Considerato per diverso tempo un specie di primo merito per le alberature stradali in zone litoranee, ci si e’ dovuti ricredere a causa dei gravi danni provocati al fondo in asfalto da parte delle potenti radici superficiali.