NOMI DIALETTALI:
Isopu (Genova), Santturina (Imperia), Tmau giancu (Uscio), Erba peverina (Bardineto), Pore dze (Confine con la Francia), Serea o Ciatura (Piemonte), Sagarzola (Lombardia), Sedulia (Veneto), Dragon (Emilia), Timo dritto oConiella (Toscana), Erba pepe (Umbria), Savitarella (Abruzzo), Peperna (Campania), Timu ad
arvuliddu (Sicilia), Erba di S.
Giuliano, Cerea
FAMIGLIA: LABIATAE
SPECIE SIMILI: S. hortensis:
si differenzia dalla S. montana
perché
è specie annuale o biennale e non perenne ed ha le foglie più morbide,
lanceolate e più allungate.
DISTRIBUZIONE: Europa meridionale.
HABITAT: luoghi sassosi e rocciosi delle Alpi e degli Appennini.
USO MEDICINALE: secondo la medicina popolare possiede proprietà digestive,
antispasmodiche, vermifughe, espettoranti, afrodisiache. Come uso esterno ha effetti
cicatrizzanti. Anticamente il decotto nel vino era uno dei collutori utilizzati nei casi
di ulcerazioni della bocca e della gola.
USO ALIMENTARE: laromatizzante pi indicato per fave, lenticchie e fagioli
cotti, oltre che per diversi intingoli e insaccati, per carni di agnello e selvaggina:
pare infatti che neutralizzi le tossine presenti nella selvaggina frollata. Usata anche in
profumeria.
CURIOSITA: Plinio e Virgilio citavano la S.
montana e la S. hortensis come
preziose erbe odorose gradevolmente profumate, utilizzabili con successo per aromatizzare
laceto, il formaggio, le conserve di ortaggi, molti piatti di carne e pesce. Esse
venivano spesso piantate dagli apicoltori presso le arnie, per fornire alle api un cibo
particolarmente gradito.