CARATTERISTICHE: pianta perenne con un robusto rizoma legnoso, cespugliosa, alta fino
ad un metro, con foglie ovali-lanceolate di consistenza carnosa. I fiori hanno corolla
rosea, porporina o bianca, sono riuniti in infiorescenze ad ombrella.
DISTRIBUZIONE: Mediterraneo, Europa Centrale come pianta ornamentale.
HABITAT: cresce spontanea e frequente lungo le coste, sui muri, sulle scarpate, fra
i detriti e ai bordi delle strade.
USO MEDICINALE:le proprietà terapeutiche di questa pianta sono molto simili a quelle
della ben nota Valeriana (Valeriana officinalis) e, secondo alcuni autori, lestratto
fresco della Valeriana rossa meglio tollerato dallorganismo, meno tossico e
d minor assuefazione. Per gli effetti sono meno marcati in quanto i principi attivi
contenuti sono di gran lunga inferiori quantitativamente e qualitativamente. Nella
medicina tradizionale veniva impiegata nelle nevrosi, nellisterismo,
nellinsonnia, nelliper-eccitabilità nervosa, negli spasmi gastrici di origine
nervosa, nella tachicardia e nei disturbi nervosi della menopausa.
USO ALIMENTARE: le sue foglie tenere possono essere consumate crude come insalata.
CURIOSITA:la Valeriana rossa non solo
è in grado di fornire tutti i possibili
impieghi medicinali e curativi delle Valeriane, ma i suoi germogli e le foglie giovani
sono una delle insalate più saporite ed economiche perché costano solamente la fatica di
una gita negli incolti dove cresce abbondantemente per tutto lanno. I Liguri la
riconoscono con una nutrita serie di battesimi, gran parte dei quali, sembrano
sottintendere un uso foraggero: "Erba davacche" a Borzoli,
"Scannacrave" a Noli, "Galin-a grassa" a Lavagna, "Erba da crave" a Sanremo, la accomunano infatti a diversi animali da allevamento.