- GECO
- NOME SCIENTIFICO:
Tarentola mauritanica L.
- SINONIMI: Tarantola muraiola
- FAMIGLIA:
GEKKONIDAE
CARATTERISTICHE:
il genere rappresentato da ben 650 specie di cui solo 4 presenti in
Europa. I gechi presentano tutti una caratteristica pupilla verticale. La T. mauritanica
arriva a circa 15 cm. di lunghezza inclusa la coda. Il dorso e la coda sono ricoperti di
tubercoli prominenti che contribuiscono a dargli un aspetto spinoso. I cuscinetti
adesivi grandi, visibili e uniti per tutta la lunghezza delle dita .
SPECIE SIMILI:
il Geco verrucoso (Hemidactylus turcicus) specie di
dimensioni solitamente minori (non arriva oltre i 10 cm.) e di colore solitamente pi
chiaro ma la caratteristica che la differenzia costituita dai cuscinetti adesivi divisi
nella parte pi bassa e non fino alle punta delle dita; il Tarantolino (Phyllodactylus
europaeus) il pi piccolo geco europeo (arriva fino ai 6-8 cm. di lunghezza) e non
presenta tubercoli sul dorso: i cuscinetti adesivi sono presenti solo sulla punta
delle dita e le uniche due lamelle sono espanse a forma di cuore.
DISTRIBUZIONE:
presente lungo tutte le coste del Mediterrenaeo, comprese le
isole ed anche l'Africa settentrionale e sud-occidentale. Verso est arriva fino all'India.
HABITAT:
frequenta muri a secco, falesie, grotte, sponde rocciose, tronchi
d'albero, ma anche i muri delle case, sfruttando l'illuminazione esterna dei balconi per
catturare piccole falene e altri insetti notturni. E' in grado di muoversi ed arrampicarsi
agilmente anche su piani verticali sfruttando le lamelle adesive disposte sotto le dita.
Preferibilmente di abitudini notturne se la temperatura intorno ai 15, diviene
attivo anche di giorno nei mesi pi freddi dell'anno.
CURIOSITA: emette una specie di "miagolio" lamentoso. Creduto
erroneamente velenoso da parte della cultura popolare.
OSSERVAZIONI:
abbiamo avuto occasione di osservare diverse volte questa specie nel
giardino, in particolare sul muro esterno a mare.
ORIGINE:
si tratta probabilmente di esemplari che hanno popolato l'area del
giardino negli ultimi anni, affluendo da aree limitrofe in seguito allo sviluppo della
vegetazione ed al conseguente aumento delle possibili prede.
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