Il Giardino dell' Erba Voglio

GLADIOLO

NOME SCIENTIFICO: Gladiolus gen.

NOMI DIALETTALI (o SINONIMI: Monachetta

FAMIGLIA: IRIDACEAEGLADIOLO2.jpg (45021 byte)

CARATTERISTICHE: la coltivazione del G. risale a molti secoli fa ma fino al 1660 probabilmente si coltivavano le specie selvatiche nostrane. Attualmente la maggior parte delle varieta' coltivate sono costituite da ibridi realizzati incrociando in prevalenza specie selvatiche esotiche. Il genere comprende circa 250 specie che fioriscono da maggio a ottobre.

DISTRIBUZIONE: le due specie selvatiche piu' comuni nel nostro paese sono il G. communis (=Spadacciola, Fil di spada) e il G. Segetum (=Pancacciuola, Gladiolo dei campi). Le altre specie, dai cui incroci hanno origine gran parte delle varieta' coltivate, provengono dall’Africa centrale e meridionale: G. byzantinus, G. psittacinus,G. cardinalis,G. tristis, G primulinus.

CURIOSITA’: si pensa che rappresenti "il dolore e il pianto perche' si racconta che dentro il fiore si trovino i lamenti di Apollo per l' uccisione da lui malauguratamente recata al prediletto suo Giacinto. Le giovani ragazze solevano negli andati tempi cingersi di ghirlande di G. per festeggiare le nozze delle loro compagne, quasi con cio' volessero accennare al dolore che provavano nel veder tolte al loro affetto quelle care amiche"(1). Secondo altri autori simbolizza invece indifferenza e diffidenza.

ORIGINE: i bulbi di G. ci sono stati regalati da privati.

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(1) P.GORI, A.PUCCI, T.CHELAZZI, I fiori, Fratelli Treves, MI, 1894.