IPPOCASTANO
- "Cosi' diceami un giorno dei cortesi
- Ippocastani al rezzo.
- Deh quante dinastie di re
cinesi
- Passaron in questo mezzo
?"
- (Carducci,
Idillio di maggio, 1869)
NOME SCIENTIFICO:
Aesculus hippocastanum L.
NOMI DIALETTALI:
Castagno amaro (Liguria), Nus dIndia (Piemonte), Maron
amar (Lombardia), Castagner mat, Castagner da caval (Veneto), Marun dEndia
(Emilia),
Castagna cavallina (Toscana), Castagna equina
(Sicilia), Castangia de Indias (Sardegna),
Castagno dIndia: dove con "India" si intende soltanto la "provenienza
orientale" (Cfr. Distribuzione).
FAMIGLIA:
IPPOCASTANACEAE
SPECIE SIMILI:
A. pavia, di origine nordamericana, che si riconosce per le
gemme non vischiose e per i fiori rossi. In realta' questa specie viene coltivata
soprattutto innestandola su A. hippocastanum ed
il risultato ibrido prende il nome di A. carnea.
DISTRIBUZIONE:
originario dellEuropa orientale (dai Balcani al Caucaso),
introdotto a Vienna nel 1576 ed a Parigi nel 1615, viene attualmente coltivato come pianta
dombra ornamentale nei parchi e nei giardini.
LEGNO:
bianco-giallognolo tenero e leggero ma poco elastico e non
durevole. Non ha grande valore nemmeno come combustibile.
USO MEDICINALE:
i principi attivi, contenuti nella corteccia dei rami e nei semi,
hanno proprieta' astringenti, vaso-protettrici e anti-emorroidali.
Le contemporanee
proprieta' irritanti della pelle e delle mucose ne consigliano comunque solo un uso
esterno.
USO ALIMENTARE:
i frutti, di sapore amarognolo, in Oriente venivano dati ai
cavalli per le loro capacita' nutritive e stimolanti. Da questa utilizzazione deriva il
nome Ipppocastano: dal greco "ippos" = cavallo
e "kastanos"
=castagno.
CURIOSITA:
Diversi autori hanno
opinioni opposte sulla resistenza della specie all�inquinamento: "Piuttosto
sensibile al forte inquinamento atmosferico"
(AICHELE/SCHWEGLER, 1976); "Sopporta bene l�inquinamento"
(POLUNIN, 1976).
ORIGINE:
esemplari forniti dal Comune di Genova.
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