Il Giardino dell' Erba Voglio

Inni ad Aprile

     Carlo Betocchi            
      Col tuo peso fluente
      piovi pioggia d'aprile,
      del candor d'occidente
      pieno il ventre gentile:
      e sorgi dalle schiume
      marine, e pieni il fiume.

     Pur sai le stormenti isole
     che sepolte nel mare
     agitan le sonnifere
     ombre di palme rare:
     e l'onda vagolante
     sotto il ciel delirante.

     Ma nulla vedi, e solo
     dici: - tornero' presso
     il bosco dell'assiolo,
     il campo del
cipresso;
     e sui campi gia' arati
     umidamente fiati.

          
  Or ti vedo sull'umida
            terra con nube tarda
            baloccarti alla tumida
            gemma gonfia e gagliarda:
            or ti vedo alle prata
            belverde intemerata.

            Niuno ti dice cessa;
            dai conventi alle ville,
            monacata o contessa
            ti travagli per mille;
            e speranza hai nel grembo
            del femmineo tuo nembo.

           
                ("Dell'acqua d'aprile")
 
       Vincenzo Cardarelli 
         Quante parole stanche
        mi vengono alla mente
        in questo giorno piovoso d'aprile
        che l'aria come nube che si spappola
        o fior che si disfiora.
        Dentro un velo di pioggia
        tutto vestito a nuovo.
        L'umida e cara terra
        mi punge e mi discioglie.
        Se gli occhi tuoi son paludosi e neri
        come l'inferno,
        il mio dolore fresco
        come un ruscello.
                                ("Aprile") 
 
       Federico Garcia Lorca
         Il cielo nuvoloso
        fa i miei occhi bianchi.
 
        Per ravvivarli
        gli avvicino
        un fiore giallo.
 
        Non riesco a turbarli,
        restano duri e bianchi.
 
        (Sulle mie spalle vola
        la mia anima dorata e piena).
       
        Il cielo d'aprile
        tinge i miei occhi d'indaco.
 
        Per animarli
        gli avvicino una rosa bianca.
 
        Non riesco a fondere
        il bianco dell'indaco.
 
        (Sulle mie spalle vola
        la mia anima impassibile e cieca). 
                         ("Canzone di novembre e aprile") 
 
Antonia Pozzi
        Intorno aiole
dove ragazzo t'affannavi al calcio:
          ed ora fra cocci
s'apron fiori terrosi al secco fiato
          dei muri a primavera.
Ma nella voce e nello sguardo
          hai acqua,
tu profonda frescura, radicata
          oltre le zolle e le stagioni, in quella
che ancor resta alle cime
          umida neve:
cosi' correndo in ogni vena
          e dici
ancora quella strada remotissima
          ed il vento
leggero sopra enormi
          baratri azzurri.
                ("Periferia in aprile")
 
   Rabindranath Tagore
                Aprile come un bimbo
dipinge sulla terra:
immagini colorate:
un istante dopo le cancella,
se ne va via
e dimentica ogni cosa.