Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Angelo Barile e le piante

        
       Fuori tempo
        In questi giorni di chiaro gennaio
        che si disfanno i presepi, s'affioca
        la pastorale
        anche quest'anno nell'ansa del colle
        il mio albero schiude le corolle
        inaspettate.
 
        Nella tepida tregua
        uno spolvero fai di primavera,
        albero illuso. Presto
        sopravverra' un altro chiaro, di gelo,
        ti spegnera' la frettolosa luce:
        si prende il vento il tuo fiore gia' morto.
 
        A giusto sole, insieme,
        i tuoi compagni accenderanno la festa,
        tu senza voce nel giulivo coro.
        Oh, diverso. Ti preme
        a una vigilia acerba
        il canto fuori tempo del tuo ramo.
 
        Precocita' fa triste
        il tuo fiore, pericolante riso.
        Per cio' mi piaci, animoso cielo.
        Cielo tu stesso, baleno al mio inverno:
        attimo della grazia. Nel sereno
        sei cosi' breve e fai con la tua fronda
        un orizzonte.
                        (Da: "Quasi sereno")