Il Giardino dell' Erba Voglio

Calabrone

           Corrado Govoni (1)
           Questo ispido villoso calabrone
                l'ho trovato ubriaco fradicio
      di polline e di rugiada
                nella campana di un fiore arancione.
      Zampettava di qua' e di la', ronzando
                per uscire, ma non trovava piu' la strada.
      Lo tirai fuori, ed ora e' la' che vola
                in un raggio di sole tutto d'oro:
      come un ubriacone che s'alza dal marciapiede
                e s'incammina malsicuro borbottando.
                                    ("Il calabrone",  da "Inaugurazione della Primavera")
 
(1) In realta' diverse informazioni fornite dal poeta sulla specie che da' il titolo alla poesia indicano che non si tratta di un Calabrone (Vespa crabro) ma di un Bombo (Bombus gen.):
- un Bombo e non certo un Calabrone potrebbe essere definito "ispido e villoso";
- vero che il Calabrone (come tutte le specie del genere vespe) ama il nettare ed altre sostanze zuccherine, ma risulterebbe molto strano trovarlo "ubriaco fradicio di polline e di rugiada" perche' solitamente rintraccia queste sostanze sulla frutta matura , tra le fessure della corteccia di certe specie arboree, Etc. e non ama molto avventurarsi all'interno delle corolle dei fiori (abitudine assai tipica di tutte le specie del genere Bombus );
- per ultimo risulta assai poco credibile l'ultima affermazione del poeta: "Lo tirai fuori...": la nota aggressivita' e pericolosita' del Calabrone non consiglia a nessuno di compiere senza rischi questa operazione "umanitaria".