Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Giorgio Caproni e le piante

         Su un vecchio appunto
"Ora, sazio della citta' -delle sue tentazioni
e dei suoi crimini- mi sono ritirato al limi-
tare del bosco. Ad appagarmi la vista, poco
mi basta: lo scintillio del fiume nel sole del
mattino, giu' a fondo valle. Un albero..."
             Un albero...
                               Com' leggero
          un albero, tutto ali
   di foglie -tutto voli
          verdi di luci azzurre nel celeste
   dell'aria...
                                        E com' e' forte,
          un albero com'e'  saldo
          e fermo, 'abbarbicato
          al suo macigno'...
                              Viene
          l'autunno, e come
   la Fenice s'accende
          nel rosso del suo rogo.
                                Viene
          primavera, e splende
   d'altro suo verde...
                                            Ma noi,
   noi, al paragone,
          che cosa e chi siamo, noi,
   senza radici e senza
          speranza -senza
   alito di rigenerazione?
              (Da: "Il Franco cacciatore")
                
Poiana
E' la terra di macigni.
Terra di gente sassosa.
Terra dove la rosa
si dice che non alligni.
                
(E dove solo la poiana
si alza. Ma cosi' lontana!)
              (Da: "Genova di tutta una vita")