Il Giardino dell' Erba Voglio

ARTEMISIA COMUNE

 

NOME SCIENTIFICO: Artemisia alba Turra

NOMI DIALETTALI: Amarella, Assenzio selvatico, Artemiria, Romanina, Erba da fratti (Liguria), Erba bianca, Urtmia, Ersemiso (Piemonte), Erba legn, Brianz (Lombardia), Sinsiolo, Ambrogano, Brustoloni (Veneto), Altanisie (Friuli), Erba regina, Absent (Emilia), Rettimisia (Abruzzo), Arcimesa (Puglia), Erba vranca, Arcimisia majuri, Antamilia (Sicilia)

FAMIGLIA: COMPOSITAE

 

CARATTERISTICHE:  pianta aromatica con foglie verdi sulla pagina superiore, biancastre su quella inferiore, fiori gialli, piccoli.

SPECIE SIMILI:  in Italia si contano 17 specie appartenenti al genere Artemisia fra cui il Genepi (Artemisia genepi), l Assenzio (Artemisia absinthium) e il Dragoncello (Artemisia dracunculus): queste ultime due specie sono presenti nel giardino.

DISTRIBUZIONE:  Europa, Asia.

HABITAT:  cresce abbondantissima negli incolti, in luoghi con rifiuti, presso le sponde dei fiumi, ai margini di sentieri, talvolta infestante nelle colture agricole.

USO MEDICINALE: nei testi consultati viene sottolineato soprattutto l'uso nella medicina popolare come sostanza stimolante della produzione dei succhi gastrici e quindi dell' appetito, per disturbi digestivi, disturbi mestruali e come vermifugo.

USO ALIMENTARE:     presso molte popolazioni stata utilizzata nell' alimentazione umana come verdura cotta aggiunta ai piatti di carne in genere, e di anatra in particolare, oltre che essere mangiata in insalata assieme ad altre erbe campestri oppure conciata dai fumatori in sostituzione del tabacco.

CURIOSITA: nota sin dall' antichita', le venivano attribuite facolta' magiche dai popoli germanici che le tributavano speciali riti. Nel Medioevo veniva considerata un' erba che produce una tristezza simile alla morte. Nel linguaggio dei fiori l' A. e' indicata come l' emblema della contentezza: infatti veniva intrecciata e posta sul capo dei fanciulli per preservarli dalle sciagure.

Sull' origine del nome del genere A. esistono tre ipotesi:

- Artemisia regina di  Caria ne utilizzo' per prima i principi curativi per aiutare le partorienti;

- Artemide, dea della caccia (la Diana dei Romani) protettrice delle vergini, forse per alludere alle capacita di provocare le mestruazioni;

- dal termine greco artemes = sano.

ORIGINE: esemplare introdotto dallo stato selvatico (Val Borbera).