Il Giardino dell' Erba Voglio

CARPINO

NOME SCIENTIFICO: Carpinus betulus L.

SINONIMI: Carpino comune, Carpino bianco. Il nome deriva dal celtico "carr" (=legno) e "pen" (=testa): cio legno adatto a far gioghi per i buoi.

FAMIGLIA:CORILACEAE CARPINO.jpg (45447 byte)

CARATTERISTICHE: quando in frutto si riconosce facilmente dalla coppa a tre lobi in cui sta il singolo piccolo frutto.

SPECIE SIMILI: C. nero (Ostrya carpinifolia), C. orientale con una "coppa" dentata e priva di lobi. Olmo che ha le foglie simili al C., doppiamente dentate e ovali appuntite, ma con i lobi fortemente asimmetrici dal lato del picciolo. Bagolaro (Celtis australis) molto utilizzato ai bordi delle strade anche in ambienti urbani: contrariamente al C., ha un portamento piu' regolare, il tronco grigio e piuttosto liscio.

DISTRIBUZIONE: Europa centrale e occidentale, Asia minore.

HABITAT: terreni preferibilmente umidi ricchi di sali. Sui nostri Appennini frequente nel bosco misto di latifoglie in associazione a Roverella, Nocciolo, Sanguinello, Biancospino e Orniello.

USO MEDICINALE: le foglie, ricche di tannino, hanno proprieta' astringenti. Le gemme vengono utilizzate per affezioni polmonari e rinofaringee in quanto "assicurano la cicatrizzazione delle mucose lese e tolgono gli spasmi" e sono indicate anche contro la tosse.

IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: le foglie costituiscono un buon foraggio verde pensile per gli animali allevati allo stato brado.

LEGNO: molto duro e resistente all’usura, difficile da lavorare, ha perso l’importanza che aveva in passato come produttore di legno per l’industria. Si usava per le bocce, martelli, spazzole, pulegge, ruote dentate, rotelle da pattini, birilli ed in generale attrezzi rurali sottoposti a forte sforzo. Assai pregiato anche come combustibile.

ORIGINE: esemplare donato da privato.