Il Giardino dell' Erba Voglio
 

CISTO A FOGLIE SESSILI

"Sopra ogni cisto da qui al mare c’e' un po’ dei miei capelli
sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli…"
(De Andre', Canto del servo pastore)

NOME SCIENTIFICO: Cistus albidus L.

NOMI DIALETTALI: Smuzzighe, Musseghe (Ventimiglia), Merxe (Montalto). Il suo nome italiano (foglie sessili) deriva dalle foglie molto vellutate, attaccate al fusto senza picciolo.

FAMIGLIA: CISTACEAECISTO2.jpg (38847 byte)

CARATTERISTICHE: particolarmente decorativo per le sue foglie cotonose e per i grandi fiori rosati molto profumati. Cresce su vaste estensioni nelle colline che degradano verso il mare, con popolamenti puri, spesso in miscugli con altri Cisti. La loro fioritura sicuramente uno dei pi bei spettacoli offerti dalla flora mediterranea, anche se ogni singolo fiore ha la durata massima di 24 ore..
SPECIE SIMILI: esistono una decina di specie di Cisti appartenenti alla flora italiana, di cui i pi comuni sono: C.salviifolius, dalle caratteristiche foglie simili alla Salvia e fiori bianchi, C. monspeliensis, con fiori bianchi, ma pi piccoli; C. incanus, facilmente riconoscibile durante la fioritura per il colore rosa-rosso dei suoi fiori.
DISTRIBUZIONE: bacino del Mediterraneo occidentale, verso est fino al Garda.
HABITAT: macchie, versanti ben soleggiati, asciutti e sassosi, di preferenza su suoli resi acidi dal passaggio del fuoco.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: i fiori, assai ricchi di polline, non sono adatti alla produzione di miele perch privi di nettare; tuttavia sono visitati volentieri dalle api e da altri insetti.
CURIOSITA’: una caratteristica biologica dei Cistus quella della grande disponibilit ad incrociarsi tra le diverse specie, perci possibile imbattersi in forme ibride di difficile classificazione. La simbologia floreale ha preso spunto da questa mutabilit per attribuire loro il significato di leggerezza ed incostanza tanto che, regalare un mazzo dei loro fiori, equivarrebbe ad una esplicita dichiarazione di sfiducia. Il nome deriva da un vocabolo della lingua greca "kist" (=scatoletta), una denominazione nata per descrivere la forma del frutto: una capsula che, aprendosi di scatto, fa schizzare via i semi maturi. Su molte specie di Cisto nasce una pianta parassita molto vistosa e colorata, il Cytinus hipocystis. Gli incendi, che distruggono periodicamente i boschi meridionali, offrono ai Cisti del terreno da conquistare, sia per le qualit del substrato, che per lo spazio lasciato libero da altre piante.
ORIGINE: introdotto dallo stato selvatico (Poggio Grande di Albenga).