Il Giardino dell' Erba Voglio

Glicine

Agostino Barletta
Lo schioccare dei semi,
marchio di freddi estremi,
accarezza l' udito
nel silenzio gradito.
 
Dalle fronde nodose,
contorte e vigorose, 
prorompe la criniera
sul far di primavera.
 
La frescura che incombe
mezzo cielo nasconde,
nel mare di riccioli
di profumo in grappoli,
 
mentre un tenero rosa,
di petali da sposa,
adorna il pergolato
nelle sera infocata.
 
E' febbre di un fiore
tra fragranza e colore
che da' fuoco alla mente
con richiamo suadente.
("Glicine", Genova, gennaio 2013)
Attilio Bertolucci
          Se un mattino d'aprile gia' la glicine
      per i quartieri  che furono agiati
       chiama la pioggia,
     anche per noi intimo si fa il giorno,
      il passero alla siepe fa ritorno.
         Cosi' dall'uno all'altro camminando
      facilmente all'ingiu', quasi un saluto,
     camminando all'insu'
     con lento sforzo, ci si manda, ansiosi
     che si sciolgano i cieli nuvolosi.
        Ma s'arriccia sul muro il calendario
     al tepore del sole, torna fuori
     ogni uomo e animale:
      che spera piu' la pioggia, chi ricorda
     il mattino nel mezzogiorno che assorda?.
                               ("In un tempo incerto")
 
        Fabrizio DeAndre' - Paolo Villaggio
        … frustando il cavallo come un ciuco
      tra i glicini e il sambuco il Re si dileguo'.
              (Da, "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitier")
 
        Guido Gozzano
            Il profumo di glicine dissipi
       l'odor di muffa e di cotogna. Sotto
       la viva luce palpiti il salotto!
       E il mio sogno riveda i suoi principi 
           nei frutti d'alabastro sugli stipi -
         martirio un tempo del fanciullo ghiotto-
       nei fiori finti, nello specchio rotto,
       nelle sembianze dei dagherrotipi. 
           O casa fra l'agreste e il gentilizio,
       coronata di glicini leggiadre,
       o in mezzo ai campi dolce romitaggio! 
         Fu bene in te, che, immune d'artifizio,
       serenamente il padre di mio padre
       visse la vita d'un antico saggio!   
                            (Da, "I sonetti del ritorno")
 
             Pier Paolo Pasolini
Eccolo, ero morto?, sui
bastioni del vascello - irreali
come quest'aria che non conosco da piccolo,
o questa lingua di italici
pagani o servi di chierici - i bui
festoni dei glicini. Il quartiere ricco
n'e' pieno dappertutto. Spiccano
viola nel viola delle nuvole e dei viali.
Assurdo miracolo, per un'anima
per cui contano, gli anni,
che sono stati per lei ogni volta immortali.
                  (Da: "La religione del mio tempo")