Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Angelo Guarnieri e le piante

       
         Erica
           Mi sono innamorato di un'erica fiorita.
         Apice violetto di un'estate estenuata.
         Frutto d'innocenza, spasimo di vita.
                                                ("Erica")
        Rana
         (Con omaggio ad Aristofane)
 
O rane, disprezzate rane.
          Sento, questa sera,
un fascino irrefrenabile
per il vostro canto nel fossato.
Un canone ben ordinato
melodiato dall' amore.
In questo avvio di primavera
          muove la danza delle ombre
all'incanto della notte.
          Riluce l'oro della luce che non fu.
Per tutta la giornata
          un umido umore
ha stampato sulla pelle
          e nell'intimo sensore
un opaco dolore.
          Una forza molle, vischio
che secca l'ugola del pettirosso
          ha sfarinato il cuore
del sogno radicato nel mito
          dell'interminabile innocenza.
Per esso gli uomini
          potevano cantare in coro;
secondo natura,
          anche senza direttore.
Come le rane, con semplicita'.
          Non era poi offesa al decoro
che l'abito non fosse da parata.
                         ("Il coro delle rane")
        Rosa
          Amate rose rosse, affaticate.
          Avete attraversato fiumi e mari.
Superato colline e montagne.
          Affrontato nuvole e venti.
Avete  rischiato petali e profumi.
          Vi siete ferite con le vostre spine.
Avete evitato uccelli rapaci.
          Schivato occhi avidi dei rostri affilati.
Avete corso per giorni e mesi.
          Nel buio della notte confortate
da una sola impavida stellina.
          Avete navigato tra ombre mute,
malinconiche e sideranti.
 
          Amate rose rosse, affaticate.
          Felicemente affaticate, avvampate
in quel rosso che ci infiamma.
          Ora finalmente giungete a lei
meta irraggiungibile.
          A consegnarle una gemma di gioia,
purissima e segreta.
          Da sempre custodita
nel cuore piu' profondo.
          Un nucleo atomico di felicita',
minimo e infinito.
          Per la sua grande anima che sa.
                        ("Rose per Paola")