La poesia di
Alessandro Parronchi e le piante
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Ancora inverno
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Fiochi albori rasentano la strada,
rigido il biancospino alle ringhiere
delle ville deserte, un'eco solo
della lor vita rompono i
latrati
la pace della notte: ecco, una lampada
che nessuno ha sospeso
arde, scintilla
a un ignoto balcone.
E dai palazzi striscia nel
lume
di luna lontana
brigata, un soffio di
scirocco porta
rumore di fontane
da una valle scoscesa fra
gli ulivi.
Frammenti di bei giorni illuminati
e di prati portati via dal
vento
risorgono indecisi... Sara' giorno!
Altre luci piu' rosa giu' al
crepuscolo
son prossime, a me care
anime nel fruscio
degli alberi sorridono in segreto.
(Da:"I visi")
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