La poesia
di Pier Paolo Pasolini e le piante
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Glicine
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- Eccolo, ero morto?,
sui
bastioni del vascello - irreali
come quest'aria che non conosco da piccolo,
o questa lingua di italici
pagani o servi di chierici - i bui
festoni dei glicini. Il quartiere ricco
n'e' pieno dappertutto. Spiccano
viola nel viola delle nuvole e dei viali.
Assurdo miracolo, per un'anima
per cui contano, gli anni,
che sono stati per lei ogni volta
immortali.
- (Da: "La religione del mio tempo")
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