Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Paul Verlaine e le piante (o... animali)

         Dalia
          Cortigiana dal seno duro, dall'occhio opaco e bruno
   che s'apre lentamente come quello d'un bove,
          il tuo gran torso splende al par d'un marmo nuovo.
 
          Fior grasso e ricco, intorno a te non fluttua
          aroma, e la belta' serena del tuo corpo
          srotola, senza brillo, impeccabili accordi.
 
          Neppure emani il sentore di carne che almeno
          esalano quelle che van rivoltando il fieno,
          e troneggi, Idolo insensibile all'incenso.
 
          - Cosi' la dalia, regina vestita di splendore,
          eleva senza orgoglio la corolla senza odore,
          irritante in mezzo ai gelsomini provocanti!"
                            ("Una dalia", dai "Poemes saturniens")
 
        Tasso
         I minuti tassi del camposanto
        al vento fremono invernale.
                            (Da: "Sub urbe")
       Tortora
        L'ombra degli alberi
        nella riviera offuscata
        come un fumo dilegua;
        tra vere foglie, in aria,
        le tortore si lagnano.
         Viandante solitario, come
        lo squallido paesaggio
        specchiava il tuo pallore,
        come tristi nell'alto fogliame
        piangevano le naufragate speranze!
                    ("Arietta", trad. di B. Dal Fabbro)