Il Giardino dell' Erba Voglio

   TIMO SERPILLO

"Fra tutte le erbe che ho nominato
la Santoreggia da' il miele piu' prelibato,
ma immediatamente dopo arriva il Serpillo…"
(COLUMELLA L.G.)
NOME SCIENTIFICO: Thymus serpillum
NOMI DIALETTALI: si riferiscono principalmente al T. puleigioides (Cfr. sotto) che non sempre viene distinto, nell’uso dialettale, dal T. vulgaris: Serpolet (Mortola), Persa (Mele), Peverellu (Sarzana), Tumin-a (Savona e Chiavari), Pimpulin (San Bernardo), Serpolin (Serra).
FAMIGLIA: LABIATAE
 
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CARATTERISTICHE: si tratta di una pianta a sviluppo strisciante che forma cuscinetti e tappeti, con foglioline verde scuro e piccoli fiori labiati rosa-violacei. Negli ultimi anni i botanici hanno iniziato a considerare questa una specie "collettiva" suddividendola in numerose altre sottospecie con diverse denominazioni. Le due specie piu' comuni in Liguria sono: T. puleigioides (=Pepolino), T. precox.
SPECIE SIMILI: Timo (T. vulgaris) che ha un portamento piu' cespuglioso che strisciante.
DISTRIBUZIONE: l’areale originario comprende l’Europa, l’Asia e il Nordafrica. Spesso coltivato nei giardini: ne esistono diverse varieta' che si differenziano per la diversa colorazione dei fiori.
HABITAT: luoghi assolati e pietrosi con terreno ben drenato, preferibilmente povero.
USO ALIMENTARE:  gli usi alimentari sono assimilabili a quelli del Timo, anche se questa specie e' meno nota.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: si nutrono di questa specie le larve di diverse specie di farfalle: Pseudophilotes baton, Pseudophilotes schiffermuelleri, Maculinea arion.
ORIGINE: esemplare introdotto dallo stato selvatico (Val Borbera).