- BIANCOSPINO
- "Cosi' piu'
non verra' per la calura
- tra que tuoi
polverosi biancospini,
- chio non ritrovi
nella mia verzura
- del cuculo ozioso i
piccolini"
- (Pascoli, Romagna)
-
NOME
SCIENTIFICO:
Crataegus monogyna Jacq.
o
Crataegus oxyacantha
NOMI DIALETTALI:
Spin giancu, Mejette (Liguria), Bosso bianch, Poterle, Computella
(Piemonte), Buslin, Spin bianch, P dasen (Lombardia), Marendola, Pan de mio, Spin
dors (Veneto),
Barazz blanc, Peruzzar (Friuli),
Boch, Chegapoi, Maruga bianca
(Emilia), Pruno agazzino,
Lazzerolo selvatico, Bagaja (Toscana),
Maggio, Cerasola (Marche), Spino da siepi (Umbria),
Spinapulce (Abruzzo), Spinazzo, Calavrice (Campania),
Cusciolino (Basilicata),
Scarapurcio, Calanice (Puglia), Spina
sarvaggia (Sicilia),
Calarighe (Sardegna). Si dice sia stato denominato
Crataegus da Teofrasto, dal greco
"kratos"=forza e
robustezza.
FAMIGLIA: ROSACEAE
CARATTERISTICHE:
il piu' diffuso di tutti i Biancospini europei; cespuglio spinoso di
medie dimensioni ad accrescimento molto lento. Frutti con un solo seme: da cui discende il
nome scientifico della specie:
monogyna.
SPECIE SIMILI:
C. oxyacantha : fiorisce due settimane prima, ha frutti con 2-3
semi. Taluni Autori considerano i
C. monogyna
come semplice varieta' del
C. oxyacantha.
DISTRIBUZIONE:
Europa, Nord Africa, Asia-sud occidentale fino
all' Himalaya.
HABITAT: margini dei boschi radi.
USO MEDICINALE:
i fiori avrebbero azione vasodilatatrice e ipotensiva e regolerebbero il
ritmo cardiaco. La droga e' innocua, tuttavia, poiche' la sua azione si rivolge
particolarmente a disturbi dellapparato circolatorio, va usata con
lapprovazione del medico. I frutti hanno proprieta' antidiarroiche e astringenti.
Utilizzato come elisir nei paesi nordici.
USO ALIMENTARE:
le bacche, associate ad altri frutti di bosco che li rendano un
po piu' gradevoli, vengono utilizzate per la preparazione di marmellate.
IMPORTANZA PER
GLI ANIMALI: le
foglie nutrono bruchi di
Iphiclides
(o Papilio) podalirius, una grande
farfalla gialla simile al P. macaone ed anche di una
specie il cui nome deriva dal genere Crataegus: l' Aporia
crataegi; i fiori attirano coleotteri, api e farfalle; i frutti sono appetiti dagli
uccelli.
CURIOSIT:
in tempi di carestia si
utilizzavano i frutti del Biancospino
per fare della farina, i semi tostati come surrogato del caffe'. Presso i Greci
simbolizzava la speranza ed i suoi rami fioriti venivano utilizzati spesso
nelle processioni nuziali. Nel mondo anglosassone la sua presenza in casa era
auspicio di "morto in famiglia" e nella cultura celtica si credeva che fosse
la pianta con cui si era intrecciata la corona di spine di Cristo.
ORIGINE:
esemplare introdotto dallo stato selvatico (Val Borbera-Cfr.:
Biancospino).
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