BOSSO o MARTELLO
- NOME SCIENTIFICO: Buxus sempervirens
- NOMI DIALETTALI: Murtin, Buscio, Buiso (Liguria), Buss (Piemonte), Martell
(Lombardia),
Sboss, Verdo (Veneto), Murtella, Foraverd, Martleina
(Emilia), Bossolo, Verde
(Toscana), Abbuscio, Aguscio (Abruzzo), Ausciolo, Mortella
(Campania), Vuscio, Avusciara
(Calabria),
Abbusciu (Sicilia), Busciulu (Sardegna).
Il nome latino del genere
Buxus
deriva dal greco
puksos, usato sia per la pianta sia per indicare scatole e recipienti, cos
come ancor oggi in italiano bossolo e
in inglese box.
- FAMIGLIA: BOXACEAE
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- CARATTERISTICHE:
cresce di solito come cespuglio sempreverde a crescita lenta,
raramente arriva ad essere albero fino a 15-16 metri. Molto longevo: puo' raggiungere eta'
di 500-600 anni.
- SPECIE SIMILI:
Bosso delle Baleari (B.
balearica), presente solo sulle Isole
Baleari e in Sardegna. Piu' eretto del B. sempervirens
con foglie piu' grandi (circa 1 cm.
di diametro).
- DISTRIBUZIONE:
Europa sud-occidentale e centro-occidentale. In Italia presente in
Sardegna e sugli Appennini non scende pi a sud dellAbruzzo.
- HABITAT:
dalla pianura fino alle zone sub-montane (intorno agli 800 m.) su
pendii aperti, come sottobosco in boschi radi di latifoglie.
- LEGNO:
tanto duro e pesante da affondare nellacqua, a grana compatta a
uniforme. Molto pregiato per incisioni, sculture, intarsio e piccoli strumenti matematici.
- USO MEDICINALE:
corteccia e foglie hanno azione diuretica, fortemente depurativa.
Usato in medicina omeopatica contro i reumatismi, in veterinaria per migliorare le
condizioni generali.
- USO ALIMENTARE:
se ne conosce luso come sostituto del Luppolo nella birra, anche
se di recente e' stato accertato che, per il suo contenuto di alcaloidi, deve essere usato
con prudenza perche' il suo contenuto non e' completamente innocuo. Da alcuni autori
FRUTTI
e FOGLIE: sono considerati semplicemente VELENOSI. Diverse opinioni ci sono
anche per quanto riguarda il miele: ce' chi sostiene che il suo gusto eccellente,
chi invece lo considera troppo amaro.
- CURIOSITA:
Molto interessante un boschetto di questa specie, anche con esemplari
di notevoli dimensioni, presente nei dintorni di Passo del Bocco di Bargone (Sestri
Levante). E l arbusto piu' anticamente coltivato da Greci e Romani, in
giardini per siepi decorative. Solo in tempi recenti stato e' purtroppo soppiantato da
altri sempreverdi di origine esotica (Pittosporo, Etc.). Anticamente se ne gettava un
rametto nel focolare per allontanare i fulmini. Oppure le ragazze lo bruciavano su pietre
infuocate: era di buon augurio il rigonfiarsi e girarsi su se' stesse delle foglie.
- ORIGINE:
i due esemplari, coltivati in precedenza come bonsai, sono stati
donati da privato.
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