Parco
Urbano di Villa Rosazza
Sognammo
un giorno Luigia Pallavicini…
LENTISCO
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NOME SCIENTIFICO:
Pistacia lentisco
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NOMI DIALETTALI E SINONIMI:
Fisteccu sarvaegu, Murtascu
(Liguria), Bosch da calli (Piemonte), Lentis (Lombardia),
Mortella salvatica (Emilia), Dentisco, Sonnolo (Toscana),
Scino, Stingio (Abruzzo), Stincia, Scorapo (Campania),
Macchia, Lestingo (Basilicata), Stingio, Lestinci (Puglia),
Agromato, Scinidi (Calabria), Listincu (Sicilia), Modizzi,
Lestincanu (Sardegna), Lentischio, Sondro, Stinco.
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NOME FAMIGLIA:
ANACARDIACEAE
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CARATTERISTICHE:
piccolo arbusto sempreverde. Fiori: aprile-giugno; e frutti: ottobre-novembre.
Il genere comprende 10 specie tra cui il Pistacchio (P. vera).
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SPECIE SIMILI:
puo' essere confuso con con il
Terebinto anche se piu' piccolo e compatto, ha le bacche
nere in piccoli grappoli ed pianta sempreverde. Con questa specie puo'
ibridarsi: ne scaturisce una specie sempreverde osservabile nell'area
Mediterranea (P. lentiscus x terebinthus).
Puo' essere inoltre confuso con il
Mirto, anche se non possiede il suo profumo, ma
soltanto un forte odore di selvatico che caratterizza la varieta' di
aromi della
macchia mediterranea.
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DISTRIBUZIONE:
regione mediterranea Canarie, Portogallo e Asia minore.
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HABITAT:
tipico cespuglio della macchia mediterranea
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USO MEDICINALE:
fin dai tempi di Ippocrate e di Galeno si conoscevano le proprieta' delle bacche,
della scorza e della linfa del L., proprieta' diuretiche,
anti-infiammatorie e analgesiche.
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USO ALIMENTARE:
le bacche (o drupe) venivano utilizzate, fin da epoca romana, per aromatizzare
le carni.
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CURIOSITA:
le foglie del L. emanano un forte
odore di resina chiamata anche mastice di Chio (nell'isola omonima se ne
faceva un'abbondante produzione) e ottenuta incidendo il fusto della pianta.
Questa sostanza viene utilizzata per la preparazione di vernici, mastici ad uso
odontoiatrico ma anche per aromatizzare vini e liquori e viene inoltre
utilizzata come gomma da masticare per aumentare la secrezione di saliva. In
Grecia era consacrato a Dictymma, una ninfa di Artemide, che se ne ornava il
corpo: anche per questo motivo simbolizza la purezza e la verginita'.