MIRTO
"Ella vuole che anche
voi, coronate di verde mirto,
vi laviate; ed cosa
giusta, ascoltate."
(Ovidio, Fasti, IV,
142-143)
NOME SCIENTIFICO: Myrtus communis L.
NOMI DIALETTALI: Murtin, Martora, Murtea
(Liguria), Martal, Buss
(Piemonte),
Martellina (Veneto), Mirt,
Murtel (Emilia),
Mortella (Toscana), Mortarara (Campania),
Mertella (Basilicata),
Murtedda (Puglia), Mortilla
(Calabria), Sempreverde (Sicilia),
Murta, Murtaucci (Sardegna)
FAMIGLIA: MIRTACEAE
SPECIE SIMILI:
Lentisco
(Pistacia
lentiscus), altro arbusto comune della macchia mediterranea, privo
per del caratteristico aroma e con le infiorescenze rosse anziche' bianche.
DISTRIBUZIONE:
area mediterranea.
HABITAT: macchia mediterranea.
LEGNO:
di colore grigio-rossastro, chiaro e leggermente violaceo, abbastanza
pesante e di grana piuttosto fine e omogenea. Si utilizzava per fare bastoni e piccoli
oggetti al tornio o intarsio. Scorza e foglie si utilizzano per la concia e del cuoio.
USO MEDICINALE: la medicina popolare gli attribuisce molte proprieta' medicinali:
astringenti, antiemorragiche antisettiche, stimolanti, antiparassitarie. Le foglie
contengono tannino, resine, sostanze amare, alcool (=mirtenolo), pinene, cineolo, canfene,
geraniolo e nerolo.
USO ALIMENTARE:
con le bacche si distilla un ottimo liquore. In
Corsica inoltre si produce una bevanda inebriante ottenuta semplicemente
facendo fermentare bacche di
M. in acqua. Facendo macerare le
bacche in vino d�uva, con l�aggiunta di miele, si ottiene il
"vino di mirto". Si usava anche
gettarlo nel mosto prima che iniziasse a fermentare. Sia le bacche che le
foglie si possono utilizzare per insaporire arrosti e cacciagione. Due o tre
frutti masticati prima dei pasti favoriscono l�appetito e la digestione. In
Provenza, per insaporire la carne dei polli, si usava mescolare frutti di
M. al granturco.
CURIOSITA: Myrtus sembra derivare da un antico termine greco
"myrsinos", collegato ad una tragica leggenda basata sulla morte di Myrsine, la
giovane, uccisa involontariamente da un coetaneo, durante una gara di atletica e che era
stata tramutata in fiore da Athena. Secondo unaltra leggenda Adamo, al momento della
cacciata dal paradiso terrestre porto' con se' solo un ramoscello di
M. Secondo la
mitologia un cespuglio fiorito di Mirto offri' il primo riparo ad Afrodite quando la Dea
nacque dalla schiuma delle onde marine: simbolizza lamore e la poesia erotica, per
cui si usava cingere di corone di mirto il capo dei poeti, soprattutto se autori di versi
amorosi.
ORIGINE:
esemplare introdotto dallo stato selvatico (dintorni di Levanto)
-Cfr.
Rifiorire di mirto.
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