LAUROCERASO
NOME
SCIENTIFICO: Prunus laurocerasus L.
NOMI DIALETTALI:
Laurocerasus officinalis, Lingua de b (Liguria), Laor bastard
(Lombardia), Baclaver
(Emilia), Lauro regio (Toscana), Lauro velenoso (Abruzzo), Laoro
reggio (Campania), Addauru imperiale (Sicilia)
FAMIGLIA: ROSACEAE
- SPECIE SIMILI:
puo' essere confuso con lAlloro,
ma sarebbe necessario essere completamente privi di olfatto per non avvertire il profumo
che emana dalle foglie dell Alloro. In giardino sono presenti due varieta' di
P. laurocerasus:
-
* hambergi: piu' comune dalle foglie
piu' piccole e allungate;
-
* rotundifolia: con foglie piu'
grandi e arrotondate e forma cespugli di dimensioni ragguardevoli.
- DISTRIBUZIONE:
Europa sud-orientale e Asia. Fu introdotto in Italia nel 1550 da
Costantinopoli. Troppo frequentemente coltivato nei giardini per ornamento, in alcuni casi
naturalizzato.
- FRUTTI:
ovoidali di colore nero viola lucente (8 mm.)
- USO ALIMENTARE: PIANTA VELENOSA,
in particolare le foglie fresche che contengono acido prussico.
Anche i frutti sono tossici per luomo ma non per gli uccelli. Si sono avuti casi di
gravi avvelenamenti provocati da kirsch falsificati con lutilizzazione di
Lauroceraso. I noccioli vengono utilizzati da alcolizzati per "dare forza" al
vino e ad altri liquori alcolici.
- USO MEDICINALE:
spasmi del tubo digerente e dei bronchi, asma e tosse nervosa,
palpitazioni, insonnia, vomiti della gravidanza. In particolare l"acqua di
Lauroceraso" un efficace antispasmodico contro la tosse, ma da utilizzare con la
massima precauzione e nelle dosi minime consigliate.
- CURIOSITA:
ci sentiamo di condividere pienamente l�opinione del PIZZETTI:
"Quello che invece il L. costituisce per me, una vera persecuzione
Io la
trovo in genere una pianta assai grossolana, ancorche' generosa nella sua
fioritura
il L. comune un bestione non saprei come chiamarlo diversamente
sempreverde, vigorosissimo, tanto adattabile quanto invadente
".
- ORIGINE:
esemplari forniti dal Comune di Genova.
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