Il Giardino dell' Erba Voglio

MELOGRANO

"L’albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da’ bei vermigli fior…"
(G. Carducci, Pianto antico)
Citazioni 
NOME SCIENTIFICO: Punica granatum L.
SINONIMI: Granata. Sull' origine del nome scientifico del genere si possono fare due ipotesi:
* punica=cartaginese in riferimento all’introduzione nel Mediterraneo da parte dei cartaginesi;
* puniceo=rosso in riferimento all’aspetto rosso dei fiori e dei frutti.
FAMIGLIA: PUNICACEAEMELOGRANO2.jpg (48411 byte)
 
CARATTERISTICHE: fiorisce tra luglio e agosto; l’intero ovario, fuso con il calice, d luogo ad una speciale bacca commestibile a forma di mela (detta "balausto") che matura nel mese di ottobre.
DISTRIBUZIONE: originario della Persia e dell’Afghanistan, ampiamente coltivato in tutta l’area mediterranea, in alcuni casi si e' naturalizzato.
USO MEDICINALE: proprieta' astringenti, cardiotoniche, tenifugo. La corteccia delle radici utilizzata per difendere gli indumenti dalle tarme. Secondo J. VALNET (1982) il succo del frutto, unito a miele e istillato nelle narici, combatterebbe lo sviluppo dei polipi (?!).
USO ALIMENTARE: la polpa del frutto veniva utilizzata, fino dai tempi di re Salomone, per fare bevande rinfrescanti e sorbetti.
CURIOSITA’: pianta antichissima risalente al Pliocene. Ne esistono raffigurazioni in tombe egiziane che risalgono al 2500 a.C., nel sepolcro di Ramsete IV ne sono stati rintracciati i frutti essiccati. Per i Greci era il frutto che Paride offri' a Venere e che lei pianto' a Cipro. Compare nell’Odissea, nel giardino del re dei Feaci. In generale i riferimenti a questa pianta sono frequentissimi nei miti antichi, anche nelle culture orientali; di solito per temi di tipo cruento, forse per il sangue che sembra colare dal suo frutto maturo. E’ stato da sempre simbolo della fertilita': in Turchia la giovane sposa gettando a terra una melograna matura riesce a sapere quanti figli avra' in base al numero di semi che usciranno dal frutto spezzatosi contro il suolo. Nel Rinascimento il M. era considerato come simbolo di concordia della societa' e di conservazione dell’unione dei popoli visti come i suoi grani raccolti armonicamente sotto la sua scorza. Con i fiori e con le bucce dei frutti si ottengono dei coloranti rossi, utilizzati in conceria per ornare il cuoio marocchino.
ORIGINE: i due esemplari sono stati donati da privato.