ORIGANO
- "A mezzodi'
scopersi tra le canne
- del Motrone argiglioso
laspra ninfa
- nericiglia, sorella di
Siringa;
- Lebbi su miei
ginocchi di silvano;
- e nella sua saliva
amarulenta
- assaporai lorgano
e la menta."
- (G. DAnnunzio, A
mezzodi')
NOME
SCIENTIFICO: Origanum vulgare L.
NOMI DIALETTALI:
il nome scientifico del genere deriva dal greco organos che
composto da oros = montagna e gnos = splendore, cio "splendore di
montagna" perch allo stato spontaneo predilige le zone alte.
Regamo, Erba acciuga,
Cornabuggia, Corniera (Bordighera),
Arbur (Ponti di Nava), Erba rossa
(Sarzana),
Mazurana da mont (Lombardia),
Punioi (Veneto,) Erba aciuga (Emilia),
Dittamo salvatico (Marche), Puljeio
(Abruzzo), Arecata
(Campania), Arieno (Puglia),
Aricinu (Sicilia),
Malaruss (Sardegna), Acciughero (Toscana: in quanto utilizzato nella conservazione delle
acciughe e della pasta di acciughe)
FAMIGLIA: LABIATAE
SPECIE SIMILI:
da non confondere con la Maggiorana
molto utilizzata nella cucina ligure e conosciuta nei diversi dialetti come
Persa
(o sue derivazioni), denominazioni che ne ricordano l�origine di pianta
spontanea del Medio Oriente(= Persia).
DISTRIBUZIONE:
Europa.
HABITAT:
prati aridi, terreni incolti, bordi dei sentieri e scarpate.
USO MEDICINALE:
un tonico, antispasmodico, diuretico, ha virtu' antisettiche ed
espettoranti. Si usa per bagni tonificanti ai bambini delicati.
USO ALIMENTARE:
molto utilizzato in cucina per aromatizzare pizze, minestre, salse,
pomodori, riso, patate, uova ed anche aceto e per rendere piu' forte la birra. I fiori di
O. ridotti in polvere valorizzano le insalate miste di verdure fresche selvatiche
(cundigiun). Serve anche a preparare il sale aromatizzato, assieme ed altre essenze
aromatiche: timo, rosmarino, melissa, maggiorana, salvia, prezzemolo, alloro, mirto, Etc.
Nel Nord si utilizzava come te' (a
leggera infusione) denominandolo "te' rosso"
per il colore della pianta. Il nettare dei suoi fiori fornisce ottimo miele.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI:
si nutrono di questa specie le larve di una farfalla: la Maculinea arion.
CURIOSITA:
La raccolta delle infiorescenze deve avvenire, secondo la tradizione
contadina, nel giorno di S. Giovanni (24 giugno). Le sommita' della pianta venivano usate
anche per tingere la lana di un bel rosso-bruno. In certe regioni settentrionali se ne
fumavano le foglie come il tabacco.
ORIGINE:
esemplare introdotto dallo stato selvatico (Val Borbera-Cfr.
Cornabuggia).
|