La poesia di
William Cowper e le piante
- Hanno abbattuto i
pioppi, addio allombra
e al mormorio del
fresco colonnato,
il vento piu' non gioca
ne' canta tra le foglie,
la loro immagine piu'
lOuse non riceve.
Dodici anni fa scoprii
un giorno
lamato boschetto
e la riva dei pioppi,
e ora nellerba
sono affondati,
e sedile mi fa chi
ombra mi diede.
Il
merlo fuggito ad
altro riparo,
tra
noccioli ha trovato
rifugio alla calura,
piu' non risuona la sua
dolce voce
sulla scena che tanto
mi aveva incantato.
Brevi scompaiono i miei
anni,
presto coi pioppi
dovro' giacere,
una zolla sul petto,
una pietra sul capo,
prima che un bosco sul
posto rinasca.
La vista minvita,
piu' dogni altra cosa,
a meditare sugli
effimeri piaceri umani:
la vita
e' sogno, ma il
piacere si consuma
piu' rapido del respiro
di un uomo.
- ("Il
pioppeto")
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