La poesia di
Gabriele D'Annunzio e le piante
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Mirto
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Piove su le tamerici
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salmastre ed arse,
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piove su i
pini
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piove su i mirti
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divini...
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...E
il pino
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ha un suono, e il mirto
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altro
suono, e il ginepro
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altro
ancora, strumenti
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diversi
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sotto innumerevoli dita.
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(Da: "La pioggia
nel pineto")
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Giunco
- Eravamo sette sorelle.
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Ci specchiammo alle fontane:
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eravamo tutte belle.
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-Fiore di giunco non fa pane,
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mora di macchia non fa vino,
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filo d'erba non fa pannolino-
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la madre disse alle sorelle.
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(Da: "La fiaba della Sirenetta")
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Nocciolo o Avellano
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Rinnovato hanno verga d'avellano.
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E vanno per tratturo antico al piano,
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quasi per un erbal fiume silente,
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su le vestigia degli antichi padri..."
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(Da: "I
pastori")
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Oleandro
- Erigone, Aretura,
Berenice
- quale di voi accompagn la
notte
- destate con piu' dolce
melodia
- tra gli oleandri lungo il
bianco mare?"
- (
Da: "Alcione")
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Origano
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A mezzodi' scopersi tra le canne
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del Motrone argiglioso laspra ninfa
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neri ciglia, sorella di Siringa.
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Lebbi su miei ginocchi di
silvano;
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e nella sua saliva amarulenta
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assaporai lorigano e la
menta.
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Per entro al rombo della nostra ardenza
udimmo crepitar sopra le canne
pioggia d'agosto calda come sangue.
Fremere udimmo nelle arsicce crete
le mille bocche della nostra sete.
- ("A mezzodi'")
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