Il Giardino dell' Erba Voglio
La poesia di Umberto Eco e le piante
 
       Rosa Canina
         Quando il rio dalla fontana
        si fa chiaro e, come suole,
        sboccia la rosa canina,
        e l'usignolo sul ramo
        fa canzon variata e piana
        e il suo dolce canto affina,
        il mio canto l'accompagna.
 
        Oh, amor mio di terra lontana
        il  mio cuore per te duole
        ne' io trovo medicina
        se non vado al tuo richiamo,
        al calor della tua lana,
        o fiorita mia cortina,
        o mia ignota, o mia compagna.
 
        Non ti posso aver vicina
        nel tuo fuoco brucio, e bramo.
        Non ho visto mai cristiana
        che vivesse, se Dio vuole,
        ne' giudea ne' saracina,
        della tua belta' sovrana.
        Chi il tuo amore si guadagna?
 
        Io di sera e di mattina,
        o mio amore, io ti chiamo;
        la mia mente si fa insana,
        la mia brama offusca il sole.
        Gia' mi punge come spina
        quel dolor che mi risana,
        e una lagrima mi bagna.
                          ("Il canto di Abdul", da: "Baudolino")