Il Giardino dell' Erba Voglio

Ulivo

      
Agostino Barletta 
Dilaga il sol di Siviglia
la luce condanna le ombre
in queste terre violate da aridi aratri,
campi geometrici, squadrati,
di uliveti igienizzati,
verdi olive giganti,
mosca rara o assente,
in questa brezza disinfettante
che accarezza erbe estinte
da piogge diserbanti.
Incombe il destino amaro
d'un futuro avaro
dove un fiore e' evento raro
e due fiori gramigna infestante,
con la nuda terra morta
unica carta adeguata a riempire la sporta.
Incutera' terrore e patimento,
bandito dal mondo civile,
chi semina cardi a piacimento
e l'aroma di finocchietto
si smarrira' nel vento,
ucciso dalla nostra specie,
che fu uomo, ma solo per un momento. 
("Uliveti d' Andalusia", Andalusia, settembre 2011)
 
    Immersi in una sinfonia di ulivi,
grigio ornamento di questi declivi,
presi dal canto dell' upupa in volo
ed il fischio timido dell' assiolo,
dove le ore fluiscono leggere
e le notti rincorrono le sere
sorge l' alba al trillo del verzellino
ma il sole e' destato da un cardellino.
    In questo frullar di rime e parole
fiorisce silenzioso il Girasole
che dona un Bed come luogo di sogni
ed un Breakfast in risposta ai bisogni.
    E, quando e' il momento di salutare,
germoglia lesto un seme: ritornare.
("Ulivi e Girasoli", Palombara S., B&B Il Girasole, maggio 2016) 
       Alessandra Capocaccia Quadri
   Fu scosso flagellato: fu spogliato
predato. Vide attorno ginocchioni
le genti alla raccolta del suo frutto.
Riconobbe sul vento il proprio aroma
dal frutto altrove franto.
   Rimane con la croce dei due rami
divergenti dal tronco
nel limbo dell'argento impallidito.
Esile dice: 'Pace'
senza piu' frutto, senza ancora il fiore.
                                   ("Ulivo") 
       Antonio Machado
        I
            Compagno della quercia castigliana
        cresciuta in alte terre, solitario
        nelle campagne della bassa Cordova
        che dettero i cavali al Romanzero,
        lungi dai tuoi fratelli vigilati
        dalla prudenza contadina -asciutti
        abitanti di poggi e di colline,
        da ombra esenti, gravidi di frutti-,
        senza carezza di solerte mano
        che pulisca i tuoi rami, e per oblio,
        vecchio olivo, dell'ascia boscaiola,
        come sei bello eretto presso il rivo
        sotto codesto azzurro di cobalto,
        come albero silvestre, folto ed alto!...
              (Da: "Olivo della strada", trad di O. Macri')
       
       Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
               Argento grigio, cinerico argento,
           pallor di solitaria onda di olivi
        che si raccoglie a valle, ove i declivi
        posano in un sopor d'ombra e di vento.
           E odor di menta, odor umido e lento
        di fieno, chioccolio roco di rivi
        o di polla che ognor li ravvivi,
        tra suon di augelli ne' silenzi spenti.
           O pace, o rivi, o ciottoli lucenti
        d'acqua, quanto stupor! e che desio
        di sonno la pensosa anima invade!
           A lenti passi scendono le strade
        e dilungano quindi con piu' lenti
        passi in un grembo, pallido di oblio.
                                    ("Argento grigio", da: "Sonetti e poemi")
 
      Federico Garcia Lorca
       Il campo
          di ulivi
s'apre e si chiude
          come un ventaglio.
Sull'oliveto
          c'e' un cielo sommerso
e una pioggia scura
          di freddi astri.
Tremano giunco e penombra
          sulla riva del fiume.
S'increspa il vento grigio.
          Gli ulivi
sono carichi
          di gridi.
Uno stormo
          d'uccelli prigionieri
che agitano lunghissime
          code nel buio.
                    ("Paesaggio")