La poesia di
Paul Valery e le piante
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L'ape
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Quale che
sia, bionda ape, l'effetto
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fine e mortal del pungiglione acuto,
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sul mio cestello tenerlo ho voluto
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non gettare che un sogno di merletto.
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Pungi del seno queste poma belle
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su cui Amore or sonnecchia or langue,
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affinche' un poco di vermiglio sangue
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venga alla tonda carne mia ribelle.
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Dammi un pronto tormento: che' mi vale
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meglio assai d'un supplizio addormentato
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sempre un vivace e ben compiuto male.
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Il mio senso sia dunque illuminato
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da quest'ultimo allarme d'oro: Amore
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senza di esso s'addormenta o muore.
- (Trad. di Corrado Pavolini)
- Le
melagrane
- Dure socchiuse melagrane
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dall'eccesso dei chicchi aperte,
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vedo in voi fonti sovrane
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fendute da alte scoperte.
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Se i solleoni che v'assediarono
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oh melagrane squarciate,
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frutta d'orgoglio, spezzarono
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le vostre pareti arrubinate,
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e se l'oro secco della scorza
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in gemme rosse di succo esplode
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per la volonta' d'una forza,
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da quella luminosa spaccatura
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un'anima che fu mia riode
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il segreto della sua architettura."
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(Trad. di Corrado Pavolini)
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