QUERCIA DA
SUGHERO o SUGHERA
- "Di quello
che papa' ci ha lasciato la parte migliore ti sei presa
- la collina rossa con il
sughero le vacche sorcine e il toro grande
"
- (F.
De Andre', Lucertolaio)
-
- NOME SCIENTIFICO: Quercus suber L.
- FAMIGLIA: FAGACEAE
CARATTERISTICHE:
non raggiunge grandi dimensioni in altezza, ma il tronco puo' arrivare
a 5 m. di circonferenza. Se sfruttato per la raccolta del sughero vive 150-200 anni, in
caso contrario arriva fino a 300-400 anni.
SPECIE SIMILI:
le piccole foglie lucenti e sempreverdi,
assieme al portamento ricordano il Leccio,
anche se la corteccia spessa, spugnosa e cedevole al tatto la rende
inconfondibile.
DISTRIBUZIONE:
bacino del mediterraneo: Spagna e Portogallo sono i principali
produttori di sughero. Nel nostro paese gran parte della produzione
e' concentrata in
Sardegna, per quanto riguarda la Liguria sono sopravvissute, allo stato selvatico,
soltanto due piccole aree boscose nellentroterra di Deiva Marina. Viene raramente
coltivata nei giardini per la sua lentezza di accrescimento.
HABITAT:
gli areali originari erano costituiti da boschi radi, ricchi di
sottobosco. Oggi la maggior parte dei boschi di sughera sono semi-naturali perche'
la necessita' della produzione del sughero ha spinto luomo a eliminare lo sviluppo
degli arbusti del sottobosco comprese le giovani plantule di sughera. Questo ultimo fatto,
data la lentezza di accrescimento di questa specie, provochera' in futuro seri problemi
per leccessivo invecchiamento degli esemplari senza un sufficiente rinnovo.
LEGNO:
legno pesante che si contorce facilmente e non serve per lavori di
costruzione pesante: viene impiegato per gli intarsi. Buon combustibile fornisce una
cenere ricca di potassa. La corteccia viene utilizzata per la raccolta del sughero
(=demaschiatura) che si fa allincirca ogni sei-quattordici anni. Il tronco privo di
corteccia assume un caratteristico colore rosso sanguigno.
CURIOSITA:
Plutarco (nelle "Vite parallele") racconta di un giovane
uomo, Pontius Cominius, che si fece un salvagente di sughero per attraversare a nuoto il
Tevere che era sorvegliato dai barbari. Anche gli Arabi utilizzavano il sughero per
costruire casse, scatole ed anche bare. E noto che Marcel Proust, man mano che
diveniva sempre piu' sensibile, in modo patologico ai rumori, trascorse gli ultimi tempi
della sua vita in una camera con pareti rivestite di sughero.
ORIGINE:
i 2 esemplari sono stati forniti dal Comune di Genova-
Cfr.
La quercia che sussurra.
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