Il Giardino dell' Erba Voglio

SALICE DA CESTE e SALICE DI RIPA

"La porta dell’aldila' si erge fantastica,
rivestita all’intorno di rigogliosi rami di salice"
(H. Rahner, Miti greci nella interpretazione cristiana)
 Citazioni
NOME SCIENTIFICO: Salix trianda L.(S.da ceste); Salix eleagnos Scop.(S.di ripa)
NOMI DIALETTALI: Vainch, Salix da ceste' (Emilia)
FAMIGLIA: SALICACEAESALICE_DA_CESTE2.jpg (46880 byte)
 
CARATTERISTICHE: nel giardino sono presenti entrambe le specie con diversi esemplari, alcuni di dimensioni considerevoli.
DISTRIBUZIONE: entrambe le specie sono diffuse in Europa e Asia minore.
HABITAT: il S. di ripa forma alti arbusteti sulle ghiaie degli alvei torrentizi, su suoli inondabili, ma anche asciutti. Viene molto usato per consolidare i terreni incolti e franosi lungo le scarpate delle strade. Il Salice da ceste preferisce terreni calcarei, viene piantato lungo le rive dei corsi ’acqua per consolidarle.
LEGNO: coltivati come arbusti, forniscono rami giovani utilizzati per intrecciare ceste.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI: la linfa e' nutrimento per coleotteri (del genere dei Cerambidi) come Aromia moschata, la cui larva vive nel tronco; le foglie sono il nutrimento di coleotteri (genere Crysomelia) e dei bruchi di farfalle del genere Vanessa e Apatura. I gattici sono la prima fonte alimentare delle api. Oltre a cio' i Salici forniscono buon riparo e alimento per la fauna selvatica.
USO MEDICINALE: dalla corteccia di Salice (soprattutto di S.alba e S.purpurea) si ottiene la salicina, che nel nostro organismo si trasforma in acido salicilico (principale componente dell’Aspirina). Da quando l’acido salicilico viene prodotto per sintesi, la droga ha poca importanza come sostanza antidolorifica, per abbassare la temperatura, e come antiinfiammatoria e antireumatica. Anticamente veniva inoltre usata per pediluvi antisudoriferi.
CURIOSITA’: come tutte le piante amentifere, cioe' i cui fiori sono riuniti in amenti (i tanto ornamentali gattici che si vedono prima delle foglie all’inizio della primavera), la dispersione dei semi e'affidata al vento. Per questo motivo questo tipo di piante vengono anche definite anemofile, in quanto la fecondazione dei loro fiori e' affidata al vento e non ad insetti. Il vento disperde i leggerissimi semi fino a piu' di 100 km di distanza. Le dimensioni dei semi sono inversamente proporzionali alla loro capacita' germinativa e di crescita.
ORIGINE: i primi esemplari delle due specie sono stati introdotti dallo stato selvatico (Val Borbera): successivamente il S. da ceste stato facilmente riprodotto con talee da potatura.