Il Giardino dell' Erba Voglio

La poesia di Fabrizio De Andr e le piante (o... animali)

 

        Biancospino
          Ma tu che vai, ma tu rimani
          vedrai la neve se ne andra' domani
          l’amore ancora ci passera' vicino
          nella stagione del biancospino.
                                  (Da: "Inverno")
       Ciliegio
        Da bambino volevo guarire i ciliegi
        quando rossi di frutti li credevo feriti,
        la salute per me li aveva lasciati
        coi fiori di neve che avevan perduti.
                           (Da: "Un medico")
 
              Cisto - Passero - Rosmarino - Sughera
           Dove fiorisce il rosmarino c’e' una fontana scura
                 dove cammina il mio destino c’e' un filo di paura
                 qual'e' la direzione nessuno me lo imparo'
                 qual'e' il mio vero nome ancora non lo so.
 
        Quando la luna perde la lana e il passero la strada
        quando ogni angelo alla catena e ogni cane abbaia
        prendi la tua tristezza in mano e soffiala sul fiume
        vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume.
 
        Sopra ogni cisto da qui al mare c' e' un po' dei miei capelli
        sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli
        l'amore delle case l'amore bianco vestito
        io non l'ho mai saputo e non l'ho mai tradito.
 
        Mio padre e' un falco mia madre un pagliaio
        stanno sulla collina i miei occhi senza fondo seguono la mia luna
        notte notte notte sola sola come il mio fuoco
        piega la mia testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco.
                                                             ("Canto del servo pastore")
        Glicine
        … frustando il cavallo come un ciuco
          tra i glicini e il sambuco il Re si dileguo'.    
                    (Da: "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitier")
 
          Papavero
           Dormi sepolto in un campo di grano
            non e' a rosa non e' il tulipano
            che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
            ma sono mille papaveri rossi.
                       (Da: "La guerra di Piero")
       
       Rosa - Viola
        Ricordi sbocciavan le viole
        con le nostre parole:
        -Non ci lasceremo mai,
        mai e poi mai-.
        Vorrei dirti ora le stesse cose
        ma come fan presto, amore,
        ad appassir le rose
        cosi' per noi
        L'amore che strappa i capelli
        perduto ormai,
        non resta che qualche svogliata carezza
        e un po' di tenerezza.
 
        E quando ti troverai in mano
        quei fiori appassiti
        al sole d'un aprile
        ormai lontano li rimpiangerai
        Ma sara' la prima che incontri per strada,
        che tu coprirai d'oro
        per un bacio mai dato,
        per un amore nuovo.
 
        E sara' la prima
        che incontri per strada,
        che tu coprirai d'oro
        per un bacio mai dato,
        per un amore nuovo.
                       ("Canzone dell’amore perduto")