La bufera che il cielo ottenebra,
venti di neve turbinando;
come belva ulula adesso,
ora piange come un bambino,
ora sul tetto sconnesso
la paglia, ecco, fa frusciare,
ora, tardo pellegrino,
al finestrino qui a bussare.
La nostra annosa casetta
tutta buia e mesta.
E tu perche', o mia vecchietta,
sei ammutolita alla finestra?
Della bufera l'ululo,
amica mia, ti ha affaticata,
o sonnecchi dal ronzio
del tuo arcolaio appisolata?
Beviamoci su, amica cara
della povera mia giovinezza:
Beviamo tristi - qua il bicchiere!
Il cuore ne avra' allegrezza.
che viveva di la' dal mare;
cantami tu quella ragazza
che alla fonte doveva andare.
La bufera il cielo ottenebra,
venti di neve turbinando;
come belva ulula adesso,
ora piange come un bambino.
Beviamoci su, amica cara
della povera mia giovinezza:
Beviamo tristi - qua il bicchiere!
Il cuore ne avra' allegrezza.